NOTA DEL WEB MASTER. Bellissima poesia letta dall’Autrice durante gli Eventi che hanno accompagnato il Convegno Internazionale di Studi “MURAT Urbanista Innovatore” organizzato e svolto dal Club Federiciano di Altamura e dalla sua bravissima Presidente Prof.ssa Bianca TRAGNI principale artefice di un evento storico culturale di elevatissimo spessore e di grande attualità.
IL BACIAMANO DI MURAT
Camminavo in Bari vecchia una mattina
respirando aria nebbiosa e frizzantina
quando un signore alto e alquanto bello
avvolto in un anacronistico mantello
mi si rivolse con aria un po’ sperduta
e disse con accento forestiero:
“Le dispiace, madame, se un po’ mi aiuta?
Pardònnez moi, qui in città, sono straniero…”
“S’immagini! – risposi incuriosita –
(ma in realtà un tantino insospettita)
“Giro da un pezzo fra queste buie stradine
-riprese il personaggio bello e fiero-
cercando tracce d’un antico re guerriero
che giunse qui da terre di confine
Gioacchino fu il suo nome da regnante
e so che novità ne portò tante!
E biblioteche e strade e porti e leggi…
vi sarà pur qualche segno ancora oggi!”
Scossi la testa un po’ mortificata
e, rivolta all’altero personaggio:
“Lei parla di Murat, vero, signore?
Il nobile re d’alto lignaggio!
Forse l’odierna Bari, che lui ampliò
che, della sua modernità gli deve onore
poiché la rese assai prospera e viva
rispettosa memoria non portò
e, di suoi segni, la città oggi è priva
Vediamo, c’è una via a lui dedicata
E, Bari, murattiana è anche chiamata
un bronzeo busto infisso a un muro, in centro,
ma, per quanto a mia memoria scavi dentro
altro io non riesco a ricordare
… a lei, monsieur, sol questo può bastare?”
“Mi basterà – riprese il personaggio-
Se qualcuno il suo nome ancor rammenta
il suo sogno, il suo amore ed il tormento
per realizzar d’Italia il compimento
Se alcuni ancora provano qualcosa
a sentire parlar delle sue imprese
della sua anima certo generosa
di tutte le iniziative che intraprese…
Be’, questo è già di gran consolazione
al fantasma di un re cuor di leone…”
Così dicendo, s’inchinò galante
e, datemi le spalle, prestamente
sparì dietro il cantone lì di fronte
né lo potei fermar per un istante!
E mentre lui spariva via, d’un tratto
nell’aria scorsi volteggiar leggera
una piuma dai color della bandiera
francese: si posò sulla mia mano
e poi, graziosa, volò via, pian piano
Così io seppi, quello strano mattino
d’aver incontrato re Gioacchino
e averne ricevuto il baciamano!
Concetta antonelli