La bella Eleonora Fonseca, la quale riunì alle grazie di Saffo la filosofia di Platone, stimata dal Voltaire e dai letterati del tempo, vive e vivrà eternamente; morirono per sempre i Borbone di Napoli. (Mariano D’Ayala)
Eleonora, una donna settecentesca su cui tanto si è scritto, tanto da farla apparire nella letteratura giacobina, una martire santificata e sacrificata per la causa rivoluzionaria, mentre in quella borbonica un’esaltata mentale, senza mezzi termini, un esempio negativo di donna che pur di fare storia ha sacrificato se stessa, dissacrando con un divorzio i canoni di una donna rispettabile: marito, chiesa e sacra famiglia. [continua]